Che nessuno ci venga a dire che eravamo stati troppo 'cattivi' con Sabrina Ferilli, quando ne avevamo sottolineato l'abitudine a cambiar bandiera con un certo opportunismo.
Con lei, la lista dei 'pentiti' del "sì" si allunga. Dopo aver battagliato come testimonial del "sì" ai referendum sulla fecondazione artificiale, anche la nostra Ferillona ha fatto marcia indietro, confessando di voler adottare un figlio e di avere già inoltrato la richiesta.
L'attrice di Fiano Romano è convinta che a 40 anni sia troppo tardi per avere un figlio e che un accanimento terapeutico per rimanere incinta non sarebbe giusto... ohibò!
Ma non era proprio lei la paladina dell'utero in affitto, delle ragazze madri, delle mamme nonne, del diritto alla gravidanza senza se e senza ma?
La bella Sabrina aggiunge, in un'intervista rilasciata al settimanale Gente: "Non farei mai la fecondazione eterologa, non mi accanirei mai in maniera folle nella ricerca di una gravidanza a tutti i costi".
La cosa strana è che potrebbe rivolgersi ad una clinica qualsiasi in uno qualsiasi dei paesi "progressisti" e "civili" dove la fecondazione artificiale è consentita in tutte le forme (o almeno così vogliono farci credere...). I soldi certo non le mancherebbero. Ma la sua pare essere una scelta convinta, di coscienza: non vuole, insomma, un figlio in provetta (oppure ha finalmente riflettuto sui rischi della fecondazione artificiale per la salute della donna? O magari teme le smagliature della gravidanza...).
In ogni caso: non possiamo che applaudire a questo ripensamento e, senza malignità, diciamo a Sabrina: benvenuta fra la maggioranza degli Italiani! (Il solo posto dove si trova a suo agio...)