Dopo i successi attenuti con il ciclo di mostre alla casa dei Carreresi di Treviso, Marco Goldin e la sua società Linea d’Ombra si sono trasferiti a Brescia, al Museo di Villa Giulia, con una nuova esposizione dal titolo Monet, la Senna e le ninfee, tenutasi sino al 20 marzo 2005.
E' stato indagato il rapporto tra gli impressionisti e la Senna, fiume che diventa spettatore, musa ispiratrice e compagno di vita di questi artisti. Il percorso partiva presentando tele di predecessori e contemporanei di Monet (Pissarro, Degas, Sisley, Caillebotte, Renoir) per poi passare alle sale dedicate ai capolavori dell’artista forse più rappresentativo dell' '800 francese: Monet. L’apice era toccato nell’ultima sala, dove era inevitabile perdersi nei dipinti dedicati allo stagno delle ninfee e al ponte giapponese fatti ricostruire dal pittore nel giardino della sua casa di Giverny. Una vera chicca è stata la ricostruzione fedele - eseguita seguendo le tecniche artigianali del XIX secolo - e a grandezza originale del bateau-atelier che Monet utilizzava per esplorare la Senna e i suoi canali.
Le opere, provenienti da alcuni dei musei più importanti del mondo, rappresentavano nella quasi totalità paesaggi tipici del lungo Senna, con viali alberati e campi, ma anche scorci di cittadine attraversate dal fiume, il tutto rigorosamente dipinto dal vero. E’ proprio nella pittura en-plein-air, in mezzo alla natura, che sta la rivoluzione dell’impressionismo: prima di Monet e dei suoi colleghi, infatti, i soggetti degni di essere dipinti erano essenzialmente tematiche religiose e belliche, mentre la natura e il paesaggio erano utilizzati solo come sfondo, considerati indegni di essere i protagonisti della tela.
Con l'ingresso alla mostra era possibile visitare anche il Museo di Santa Giulia. In un'amplissima area espositiva racchiude tutta la storia di Brescia fin dalle origini. Imperdibili la Domus dell’Ortaglia, villa romana scoperta grazie a recenti scavi, con i suoi mosaici, il Coro delle monache, completamente affrescato, e la medievale Basilica di San Salvatore, sempre all’interno del complesso.