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Morales | Zapatero |
In Bolivia è stato eletto presidente Evo Morales, un indio ex cocalero (coltivatore di coca), simpatizzante di Castro e Chavez, con un programma che naturalmente guarda con diffidenza agli USA.
Ebbene, un comico della radio cattolica spagnola Cope ha contattato al telefono il neopresidente-cocalero e, spacciandosi per il primo ministro spagnolo Zapatero, gli ha fatto gli auguri e i complimenti per aver rafforzato l’asse Cuba-Venezuela; gli ha anche detto che certo Bush non doveva essersi congratulato con lui, e ha aggiunto, il finto Zapatero: “Io sono due anni che aspetto la chiamata di Bush”. Morales ci è cascato con tutte le scarpe, annunciando con orgoglio alla stampa locale di aver ricevuto le congratulazioni del presidente spagnolo. Esilarante!
Ma non basta. Venuto fuori che si trattava di uno scherzo, Morales, anziché incassare, non ha saputo far di meglio che presentare le sue rimostranze all'ambasciatore spagnolo! E il governo spagnolo, anziché porgere le scuse di rito e ridimensionare il fatto, spiegando che in democrazia uno scherzo innocuo non costituisce lesa maestà, ha protestato niente meno che con il nunzio apostolico (pensando ad un complotto clericale contro Zapatero?) e preteso le scuse della Conferenza episcopale! Naturalmente, neanche queste scuse sono bastate al cocalero permaloso...
E poi qualcuno dice che i bigotti sono i cattolici...