Nella prima puntata di Rockpolitick il grande cantautore e il tribuno della sinistra, nel loro duetto, ci hanno spiegato che l'Italia, quanto a libertà di stampa, è un Paese da terzo mondo. La prova sarebbe una classifica di un istituto americano, Freedom house, che ci dà al 79° posto. La scorrettezza di Santoro (da Celentano non possiamo aspettarci trucchetti consapevoli) è di far credere che questa 'condanna' sia dovuta alla sua "estromissione" (con Biagi e Santoro) dalla Rai. In realtà Santoro (che la Rai non aveva cacciato, ma spostato in seconda serata) non ha detto che:
a) la classifica dell'Italia è peggiorata in quest'ultimo rapporto del 2005 (riferito ai fatti del 2004), mentre la vicenda Santoro-Biagi-Luttazzi risale al 2001-2002;
b) le classifiche degli anni precedenti, riferite all'interno periodo di governo della sinistra e ai primi tre anni di governo del centro-destra, sono sostanzialmente equivalenti;
c) tra i fattori che hanno causato il recente peggioramento della libertà di stampa, Freedom house evidenzia l'arresto - per alcuni articoli ritenuti diffamatori - di un senatore di Forza Italia, Lino Jannuzzi;
d) nella classifica complessiva delle libertà (non solo di stampa, ma anche politiche, civili, sociali) l'Italia non solo non è peggiorata, ma è addirittura migliorata.
Santoro che rivuole il "suo" microfono sarà senz'altro una voce in più; ma di certo non a servizio di un'informazione corretta.
P.S. A proposito di 'censure': la Rai, per la trasmissione Punto e a capo, ha commissionato e pagato dieci vignette a Forattini, ma ne ha mandate in onda solo due...