Che reazione ha suscitato in noi l'attentato di Londra? Dolore, rabbia, rassegnazione, fatalismo, indifferenza?
Di fronte a tante opinioni che si sentono in questi giorni, all'accavallarsi di scenari di politica internazionale, forse è comprensibile che i comuni cittadini si sentano smarriti.
Noi però pensiamo che uno sforzo di comprensione e di reazione spetta a tutti, anche perché solo una popolazione compatta può trasmettere a chi ci governa la determinazione per reagire, per non attendere inermi gli eventi. Eventi che, purtroppo, potrebbero colpirci direttamente: "King's Cross" rischia di diventare "Termini" o "Battistini".
A meno che la nostra ricetta di fronte ai morti non sia la scaramanzia, la moderna forma di quella superstizione di cui ridiamo nella commedia di Peppino De Filippo: non parlare di cose spiacevoli, perché "porta male".
E avanti il prossimo.
La citazione
“Nessuno è più superstizioso degli scettici" (Leone Trotskij)