PRIMA PAGINA
faq
Mappa del sito
Temi caldi
Temi caldi
Notizie
Attualitą
Politica
Economia
In Europa
Nel Mondo
Contrappunti
Intorno a noi
Cittą e Quartieri
La Regione
Religione
Notizie e commenti
Cattolici e politica
Documenti ecclesiali
Link utili
Cultura
Libri
Cinema
Musica
Fumetti e Cartoni
Teatro
Arte ed eventi
Storia
Scienze e natura
Rubriche
Focus TV
Sport
Mangiar bene
Salute
Amore e Psiche
Soldi
Diritti
Viaggi e motori
Tecnologia
Buonumore
Login Utente
Username

Password

Ricordami
Dimenticata la password?
Indicizzazione
Convenzioni


Contrappunti
La prigioniera con vocazione drammatica Stampa E-mail
Giuliana Sgrena
28/03/05
sgrena_giuliana_prigioniera.jpgGiuliana Sgrena è la giornalista de Il Manifesto rapita (e poi liberata) in Iraq.  Bisogna avere molto pudore nel rivolgere critiche verso chi ha subito l'angoscia di un sequestro, un dramma che nessuno si augura. Però il sequestrato, una volta libero, dovrebbe avere lo stesso pudore, evitando di usare la visibilità acquisita per sostenere battaglie politiche, per di più stucchevoli.

Al dunque: la Sgrena non riesce ad uscire dal suo schema Americani-cattivi contro resistenti (terroristi)-buoni, neanche se ha sperimentato sulla sua pelle la bonta' di quei galantuomini, che a suo dire l'avrebbero trattata con gentilezza encomiabile. A chi le ha fatto notare che nel suo straziante appello, trasmesso durante la prigionia, non sembrava tanto contenta del trattamento ricevuto, la Sgrena candidamente ha risposto: "I rapitori mi avevano chiesto di drammatizzare". Allora ci domandiamo: se davvero i rapitori la trattavano bene, lei avrebbe ben potuto rifiutarsi di "drammatizzare", senza temere conseguenze. Oppure era contenta di recitare e prendere in giro un popolo in apprensione?

P.S. Si è anche saputo che al rapimento ha contribuito la grave imprudenza della giornalista, che non ha rispettato le norme di prudenza normalmente utilizzate in quei luoghi. Certo questa imprudenza non doveva far venire meno il dovere morale di adoperarsi per liberarla. Ma se pensiamo che tutta la vicenda ha portato ad una morte - quella di Nicola Calipari - che poteva essere evitata... il pudore del silenzio diventa ancor più necessario.



Giudizio Utente: / 0

ScarsoOttimo 




Ricerca Avanzata
Aggiungi questo sito ai tuoi preferitiPreferiti
Imposta questa pagina come la tua home pageHomepage
Agorą
Lettere e Forum
Segnalazioni
Associazionismo
Comunicati
Formazione
Dagli Atenei
Orientamento
Lavoro
Concorsi
Orientamento
Impresa oggi
Link utili
Informazione
Associazionismo
Tempo libero
Utilitą varie
Link consigliati
Zenit.org
La nuova Bussola
   Quotidiana
Storia libera
Scienza e fede
Il Timone
Google
Bing
YouTube
meteo
mappe e itinerari
Google Maps e
  Street View
TuttoCittà Street
  View



Questo sito utilizza Mambo, un software libero rilasciato su licenza Gnu/Gpl.
© Miro International Pty Ltd 2000 - 2005