
Sei in cerca di un’esperienza forte, entusiasmante, “alternativa”, che ti lasci dentro qualcosa? Non ti suggeriamo un viaggio nella foresta amazzonica, né il consumo di nuove sostanze allucinogene. Ti parliamo di Servizio civile, cioè di un periodo con il quale puoi arricchire te stesso – umanamente, professionalmente - proprio mentre fai qualcosa di utile per gli altri…
Che cos’è.
L’intervista all'ex Direttore Generale dell’Ufficio nazionale, Massimo Palombi, spiega bene contenuti e significato del servizio. Qui riepiloghiamo i tratti essenziali. Il Servizio civile è ora su base volontaria, aperto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni (non ancora compiuti alla data di presentazione della domanda). Viene svolto presso enti pubblici e privati aderendo a progetti specifici e dettagliati, scelti dal giovane che aderisce al bando, e per i quali viene fatta una selezione tra gli aspiranti.
Il servizio dura 12 mesi, ed impegna normalmente per 30 ore settimanali (distribuite su cinque o sei giorni, a seconda del progetto). È previsto un rimborso spese di 433 euro mensili netti.
Il servizio prestato, oltre ad avere un’evidente utilità per la società o per i soggetti deboli che ne beneficiano, è stato pensato per dare vantaggi anche al volontario: crescita umana; formazione (crediti universitarî, riconoscimento come tirocinio da facoltà e ordini professionali); inserimento lavorativo (contatto col mondo del lavoro, conoscenza di un ente col quale può continuare una collaborazione, esperienza che “fa curriculum”); validità ai fini contributivi. Al termine viene rilasciato un attestato con il dettaglio delle esperienze fatte e delle competenze acquisite.
Si ha diritto a 20 giorni di ferie e permessi (compresi quelli per esami), a 15 gg. di malattia retribuiti e ulteriori 15 gg. di malattia non retribuiti. Oltrepassati questi limiti, il servizio si considera interrotto: non si ha diritto all’attestato e si perdono le facilitazioni per il mondo del lavoro. Naturalmente, non si è “obbligati” a portare a termine il servizio; ma si tenga presente che, interrompendolo, si reca un disagio anche all'ente che promuove il progetto (che, dopo due mesi, non può più sostituire il volontario rinunciatario).
Come si aderisce.
Sul sito dell’Ufficio nazionale per il Servizio civile si trova il testo dei bandi, con il dettaglio di requisiti e adempimenti, i moduli da scaricare, ecc. Ogni anno, di solito a settembre, esce il più importante (cioè quello che offre il maggior numero di opportunità) bando nazionale (cioè relativo a progetti di enti nazionali), accompagnato da una serie di bandi regionali (con progetti di enti regionali, aperti in ogni caso ai giovani di tutta Italia). In altri periodi vengono pubblicati alcuni bandi straordinarî.
In calce ai bandi c’è l’elenco di tutti gli enti che hanno visto approvati i loro progetti. Esiste anche un motore di ricerca per selezionare i progetti per zona o per settore d'intervento. Accanto al nome di ogni progetto è indicato l'indirizzo internet dell'ente promotore: connettendosi a questo sito è possibile visionare in dettaglio le schede dei progetti che interessano, verificare se esistono ulteriori requisiti (oltre quelli fissati dal bando nazionale o regionale), conoscere le indicazioni sulla modalità di presentazione della domanda fissate dall'ente.
Le domande vanno presentate al singolo ente, che cura anche la selezione dei candidati. Attenzione: le domande devono pervenire entro la data di scadenza (nel 2011 è stata fissata al 21 ottobre, ndr): non fa fede il timbro postale (per maggiore sicurezza, conviene consegnarle di persona all’ufficio protocollo dell’ente prescelto, telefonando preventivamente per informarsi sugli orarî; alcuni enti accettano solo la consegna a mano).
Per ulteriori informazioni potete scrivere al nostro indirizzo di posta elettronica