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Fecondazione artificiale
Cosa dicono gli scienziati sulla fecondazione artificiale Stampa E-mail
Diamo voce agli scienziati che, senza fanatismi, si interrogano sul senso della loro attivitą
05/06/05
 "La scienza a servizio dell'uomo, non l'uomo a servizio della scienza"

fetoartificiale.jpgI promotori dei referendum sulla "procreazione assistita" invocavano la “libertà della scienza”, e chiamavano a sostegno il parere di alcuni scienziati. Questo parere non ci sembra invero decisivo, e per una serie di motivi.
Gli scienziati, anche i più famosi, sono uomini, con le loro debolezze, anche… economiche. Chi invoca la “libertà assoluta” della ricerca spesso non pensa al bene dell’umanità, ma ai propri guadagni. La vera libertà non è quella dalla morale, ma dal denaro e dal potere.
In secondo luogo, non si può sostenere che di scienza debbano parlare solo gli scienziati. Sarebbe come sostenere che di politica debbano parlare solo i politici, di cinema solo i registi, di mafia… solo i mafiosi! Gli scienziati ci illustrino le loro teorie: noi valuteremo le implicazioni morali, sociali, economiche, politiche sulle nostre vite.
Un vero scienziato, infine, si interroga sulle conseguenze delle proprie scoperte, soprattutto se hanno applicazioni pratiche. Altrimenti è un normalissimo ‘tecnico’. O un pericoloso alchimista, se affida alla ricerca non il compito di approfondire la conoscenza della realtà, bensì quello - faustiano - di giocare con la vita e con la morte, di trovare la nuova pietra filosofale. O addirittura un imbonitore, un mago Do Nascimiento qualsiasi, uno spacciatore di illusioni, se promette come imminenti cure inverosimili (sulle staminali embrionali si fanno esperimenti senza esito dal 1981... con quelle adulte, isolate nel 1992, sono già state trovate cure per 58 malattie!).
Cosicché la pretesa di una scienza salvifica e sciolta da ogni vincolo - pretesa superstiziosa, arrogante, fondamentalista e, in sostanza, antiscientifica – resta inconsistente anche se sostenuta dai digiuni di “scienziati”. Superata la sbornia positivista, la scienza moderna è la scienza della fallibilità, dell’indeterminazione, dell’indicibilità; e proprio su questa prudenza ha costruito i suoi maggiori successi.
In ogni caso, autorità per autorità, ci piace citare scienziati altrettanto – o maggiormente – insigni, che hanno avuto alto il senso della loro missione ed evidenziato i riflessi bioetici della ricerca.

“Le scienze sono diventate sotto ogni aspetto una religione di ricambio”. Qualsiasi tentativo di riforma, anche il più modesto, “viene ogni volta accolto con artificiosi schiamazzi sulla ‘liberà della ricerca scientifica’ e l’immediata formazione dei più diversi gruppuscoli di pressione, tutti marcianti all’insegna, ormai logora, di Galilei”.
“Abbiamo di fronte la nuova Auschwitz molecolare, l’allevamento umano, il mattatoio impunito, la fattoria d’embrioni al solo scopo di distruggerli, la produzione semi-industriale di bambini”.
“Alla massima scientifica per cui ‘il fine santifica i mezzi’ bisogna sostituire quella per cui ormai ‘i mezzi demonizzano il fine’ ” 
(Erwin Chagaff, biochimico, pioniere del DNA)

“La biologia ci ha trasformato in dèi prima ancora che meritassimo di essere uomini”. “Non invidiamo troppo il futuro. Preferisco aver vissuto nell’epoca barbara in cui i genitori dovevano accontentarsi dei doni della sorte, perché dubito che questi figli rettificati, calcolati, ispireranno gli stessi sentimenti che ci ispirano i nostri, così fortuiti, imperfetti e magari deludenti”. 
(Jean Rostand, tra i più celebri biologi del Novecento, pioniere della zoologia)

«Nella mia scala di valori di laico e agnostico il diritto alla vita dell'embrione precede inequivocabilmente il diritto alla procreazione». Intervista a L’Espresso del 26-8-2004:
"Clonare esseri umani per poi distruggerli è un delirio. La vita nasce all’atto della formazione dello zigote, ovvero con la fecondazione. Da quel momento in poi c'è un essere umano. E a me, scienziato illuminista, la ragione dice due cose: che gli embrioni sono esseri umani e che crearli per poi distruggerli è una sconfitta (…)
Allora io chiedo: perchè investire miliardi in un obbrobrio come la clonazione terapeutica quando ho alternative potenti come questa [la tecnica di Trouson per la creazione di cellule embrionali a partire da quelle adulte, ndr] ?"
Si risponda.
"Perché c'è una presa di posizione ideologica che non ha niente a che fare con la scienza e che ritiene che il progresso scientifico passi attraverso la clonazione per ottenere cellule staminali embrionali. E poi ci sono interessi economici mostruosi".
Sono interessi maggiori di quelli che si potrebbero sviluppare attorno al nuovi filoni?
"Ci sono di mezzo i brevetti. Le tecniche di clonazione ed estrazione delle staminali embrionali sono tutte coperte da brevetti. Che diventerebbero carta straccia se le alternative, come il processo ideato da Trouson, diventassero realtà terapeutica".
(Angelo Vescovi, il maggior esperto italiano in staminali, che si definisce laico e agnostico)

“A mano a mano che si procede nella messa a punto dei marcatori genetici si dimostrerà che tutti gli embrioni sono, in un modo o nell’altro, ‘anormali’: si imporrà dunque la necessità di una selezione degli embrioni recanti le mutazioni ‘meno dannose’ in base a criteri la cui scelta risulterà molto ardua e rischiosa”.
“Credo purtroppo che il compito futuro della procreazione medicalmente assistita non sarà quello di dare bambini a coppie sterili, ma dare bambini ‘normali’ a chiunque. (…) Ci saranno gli spot in tv per colpevolizzare i genitori che vogliono fare ‘il bambino del caso’, e si sentiranno per questo dare dei selvaggi. Si sentiranno dire: volete rischiare di mettere al mondo un bambino con una patologia, quando avete la possibilità di avere un bambino sano e felice? Volete che vostro figlio sia infelice? Sono sicuro che tra vent’anni questo scenario sarà all’ordine del giorno ed è in questa direzione che evolvono i centri di Fiv. (…) Si crea l’illusione del bambino perfetto, che non esiste. E dunque seguirà la delusione: al bambino ‘imperfetto’ verranno rimproverati tutti gli sforzi fatti per farlo nascere senza difetti.”
(Jacques Testart, padre della fecondazione in provetta in Francia)

“La scienza dice che un uomo è un uomo, e successivamente la morale ci spiega che l’uomo va rispettato. Non è compito della scienza dirlo: la scienza non può mostrarvi che il comandamento ‘non uccidere’ è una legge biologica”.
"Di tutte le città della Grecia, Sparta è l'unica a non aver lasciato all'umanità né uno scienziato, né un artista e nemmeno un segno della sua grande potenza. Forse gli Spartani, senza saperlo, eliminando dal monte Taigeto i loro neonati malati o troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi."
(Jérome Lejeune, genetista, scopritore dell’anomalia genetica della sindrome di Down)

“Abbandonare la Fiv mi costò fatica. Fatica economica, intendo. Si guadagnava molto, come avviene ancora oggi. I sostenitori della Fiv non mi imbrogliano con i loro propositi umanitari. Io so cos’è: un’industria che funziona sulla domanda e sull’offerta”.
(Orazio Piccinni, pioniere della Fiv nel Sud-Italia)

Citiamo anche alcuni tra gli scienziati e i medici che hanno aderito al Comitato Scienza & vita in difesa della legge 40:

Bruno

DALLAPICCOLA

Ordinario genetica, Università La Sapienza, Roma

Paola

BINETTI

Presidente Società Italiana Pedagogia Medica Campus Biomedico Roma

Ugo

Amaldi

Docente fisica medica, Università  Milano Bicocca

Alfredo

Anzani

Docente etica clinica, Istituto San Raffaele, Milano

Carlo Valerio

Bellieni

Dirigente neonatologia, Azienda ospedaliera,  Università Siena

Paolo

Blasi

Ordinario Fisica Generale, già Rettore Università  Firenze

Medua

Boioni Dedè

Presidente Confederazione Italiana Centri Regolazione Naturale  Fertilità

Adriano

Bompiani

Direttore Istituto Internazionale Ricerca Fertilità e  Infertilità, Roma

Mario

Bonora

Presidente ARIS ( Istituti socio-sanitari )

Pio

Bove

Coordinatore Forum nazionale Associazioni trapiantati

Carlo

Campagnoli

Ginecologia endocrinologica, Ospedale S. Anna, Torino

Carlo

Cirotto

Ordinario biologia, Università Perugia, vice presidente MEIC

Alfredo

Corallini

Ordinario microbiologia, Università Ferrara, presidente provinciale ACLI

Giuseppe    

D'Ascenzo

Ordinario di chimica, già Rettore Università la Sapienza, Roma

M. Luisa

Di Pietro

Associato bioetica, Università Cattolica Sacro Cuore

Angelo

Fiori

Direttore  rivista "Medicina e Morale"

Romano

Forleo

Ginecologo, docente ginecologia psicosomatica,  Università Tor Vergata, Roma, già dirigente nazionale AGESCI e MASCI

Enrico

Garaci

Presidente Istituto Superiore di Sanità

Pierluigi

Giacomello

Ordinario chimica generale inorganica, Università La Sapienza, Roma

Gianluigi

Gigli

Presidente Federazione Mondiale Associazioni Medici Cattolici

Goffredo

Grassani

Presidente Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana

Giorgio

Lambertenghi

Direttore Dipartimento di Scienze mediche, Università di Milano

Salvatore

Mancuso

Direttore Dipartimento tutela della salute donna e vita nascente, Policlinico A. Gemelli, Roma

Daniela

Notarfonso Cefaloni

Medico, Movimento dei Focolari

Lorenzo

Ornaghi

Rettore Università Cattolica Sacro Cuore

Clementina

Peris

Responsabile terapie sterilità, Ospedale S. Anna, Torino

Piergiorgio

Picozza

Ordinario  istituzioni fisica nucleare, Università Roma Tor Vergata

Michele

Ricci D'Arcangelo

Presidente Movimento Europeo Diversamente Abili

Claudio

Risé

Psicoterapeuta, Docente Università dell'Insubria

Valerio

Rossi

Presidente Associazione Cattolica Operatori Sanitari (ACOS)

Francesco

Silvano

Presidente Ospedale Bambin Gesù, Roma

Piero

Uroda

Presidente Unione Cattolica Farmacisti Italiani

Aldo

Vecchione

Preside Facoltà medicina, Università La Sapienza, Roma

Patrizia

Vergani

Medico, Clinica ostetrico-ginecologica, Ospedale S. Gerardo, Monza 



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