C’è una piccola schiera di “uomini ombra” esperti di comunicazione politica, o “spin doctor”, e lavorano per conto di partiti, politici che puntano a un ruolo di rilievo nella prossima legislatura o candidati a sindaco.
In Italia, a dire il vero, questi “maghi” della comunicazione non sono molti, e la stessa figura non è ancora riconosciuta.
Non mancano però i corsi fatti su misura per questo profilo, organizzati da strutture private o dalle università.
- Quali sono i compiti di uno “spin doctor”? Questo esperto analizza il contesto politico e quello geografico in cui si muove il politico suo committente, pianifica l’organizzazione e la gestione di un comitato elettorale nonché le varie fasi della campagna elettorale, programma i momenti di visibilità del candidato (tipo comizi, incontri, eventi di vario genere), definisce la strategia di comunicazione verso i media o quella per costruire un sito internet di sicuro impatto sulla gente.
Le prospettive di lavoro, al momento, sono in evoluzione.
La nuova legge elettorale riduce il nostro mercato con l’uninominale lavoravamo per i singoli candidati, adesso tornano al centro i partiti. Una scommessa è quella della comunicazione permanente.
I politici avranno l’esigenza di accreditarsi presso i partiti, così come di scegliere un tema su cui parlare con continuità o un pubblico con cui dialogare tutti i giorni.
Che qualità servono per fare lo “spin doctor”? Una forte spinta a comunicare e la passione per il settore anche se bisogna essere distaccati dalle proprie convinzioni politiche.
- Che discipline bisogna conoscere bene per svolgere la professione di esperto di comunicazione politica? Ecco alcune delle materie previste nell’ambito dei diversi corsi organizzati dagli organismi privati e dalle università.
In aula, per esempio, si può studiare analisi delle società complesse, economia e tecnica della pubblicità, gestione delle risorse umane, sociologia dei processi di globalizzazione, diritto dell’informazione, marketing e metodologia delle scienze sociali.
Alcune proposte formative prevedono anche moduli operativi: da come si gestisce una campagna elettorale (tra le materie ci sono l’agenda, gli strumenti, le attività, l’organizzazione del comitato elettorale e le tecniche di fund raising) a come si realizza un’analisi di opinione (lettura di ricerche di mercato e gestione diretta di un “focus group”).
Senza dimenticare gli aspetti relativi alla messa a punto di una comunicazione efficace (come ad esempio la presenza televisiva, il media training, gli elementi di grafica, l’ideazione di un evento, la gestione di un servizio fotografico) e all’acquisizione di tecniche di scrittura creativa (come definire uno slogan e scrivere una lettera).
Non mancano, inoltre, le nozioni su come gestire un gruppo e sul project management.
- Dove formarsi per diventare “spin doctor”? Le proposte formative non sono moltissime. Ecco tutte le informazioni su quelle
Nella capitale, per esempio, è poorganizzate a Roma e Milano da strutture private o atenei. ssibile iscriversi ai corsi ideati dalla società Running (sito internet www.runningonline.org).
Chi vuole frequentare quello in “Marketing politico” o in “Public speaking” ha tempo fino al 31 gennaio per inviare la domanda di partecipazione all’e-mail formazione@runningonline.it.
In primavera è invece previsto quello per “Consigliere parlamentare” mentre il prossimo ottobre dovrebbe partire la seconda edizione del master “Mr Pol. Tecniche e metodologie di comunicazione politica” di durata annuale. Per informazioni, contattare lo 06674971.
A Milano chi punta a fare carriera come “spin doctor” può iscriversi al corso di laurea in “Comunicazione politica e sociale” organizzato dalla facoltà di Scienze politiche.
Per saperne di più, sito internet www.spolitiche.unimi.it