Il presidente dell'UCIIM, Giovanni Villarossa
*esperto in comunicazione pubblica ed istituzionale in servizio presso il MIUR
Il Presidente nazionale dell’UCIIM Giovanni Villarossa, eletto il 7 dicembre 2009, è campano, di Caserta. E’ sempre stato partecipe alle attività educative operando non solo nel mondo della scuola, come docente e dirigente scolastico nei licei, ma anche nel sociale. Oggi dirige il liceo scientifico paritario del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, Fondazione istituita in provincia di Caserta da Don Salvatore D’Angelo, notissima figura di sacerdote seriamente impegnato per oltre cinquantanni nell’assistenza sociale ed educativa dei giovani a rischio. Giovanni Villarossa, esperto nella formazione e l’aggiornamento dei dirigenti e docenti, è anche direttore scientifico di Master post universitari, presso l'Università Europea di Roma.
Che cos’è l’Uciim?
E’ un’associazione professionale cattolica di dirigenti, docenti e formatori. E’ nata a Roma nel 1944 con il fine di provvedere alla formazione spirituale, morale e professionale dei soci, di promuovere ed attuare, nell’educazione dei giovani e nel sistema scolastico, principi e metodi coerenti con il pensiero e la morale cristiani. È presente in tutte le regioni d’Italia.
Si parla molto, oggi, di emergenza educativa. Come si pone la sua associazione di fronte a questa problematica?
La risposta a questa domanda si trova nelle parole del nostro Pontefice Benedetto XVI, quando sostiene che “Educare non è mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile. Lo sanno bene i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti e tutti coloro che hanno dirette responsabilità educative. Si parla perciò di una grande ‘emergenza educativa’. Difatti sono numerosi, purtroppo, gli insuccessi a cui spesso vanno incontro oggi i nostri sforzi per formare persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita. Viene spontaneo, allora, incolpare le nuove generazioni, come se i bambini che nascono oggi fossero diversi da quelli che nascevano nel passato. Si parla inoltre di una ‘frattura fra le generazioni’, che certamente esiste e pesa, ma che rappresenta l'effetto, non la causa, della mancata trasmissione di certezze e di valori. Oggi va posta seria attenzione alla domanda in aumento (…) di un'educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli; la chiedono tanti insegnanti, che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole; la chiede la società nel suo complesso, che vede messe in dubbio le basi stesse della convivenza; la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita.” (…) “Ogni vero educatore sa che per educare deve donare qualcosa di se stesso e che soltanto così può aiutare i suoi allievi a superare gli egoismi e a diventare a loro volta capaci di autentico amore”. Queste parole del nostro Pontefice rappresentano la strada da seguire per un rinnovato progetto educativo
Qual è lo scenario che, secondo lei, si delinea per la scuola nel prossimo decennio?
Si dovrebbero realizzare le finalità indicate nel 2000 dal Consiglio europeo a Lisbona. Anche se il continuo alternarsi di avvii di riforme rappresenta un ostacolo costante e che non lascia la scuola a chi ne ha competenza.
L’Uciim cosa propone?
L’UCIIM propone di spingere verso la realizzazione di una scuola a misura di persona, attraverso interventi diretti e che possano evolversi a vantaggio di tutti, dentro e fuori dal mondo della scuola.
In sintesi, l’intento è quello di voler promuovere azioni volte a:
- la custodia di una retta coscienza morale, in questo tempo di relativismo imperante. Questo potrà realizzarsi attraverso la problematizzazione e la valutazione critica di quanto avviene sia nella scuola che nella società;
- l’attenzione costante ai vari temi sociali che chiamano in causa gli aspetti educativi;
- l’acquisizione iniziale o l’aggiornamento di quelle specifiche conoscenze, competenze ed abilità che costituiscono professionalità sicure ed autorevoli;
- la formazione dei Quadri della nostra associazione, affinché, anche in ambito regionale e periferico, possano guidare e incidere adeguatamente sulle istituzioni;
- il collegamento privilegiato con la CEI, al fine di delineare e proporre percorsi educativi in coerenza con il Magistero della Chiesa;
- l’attenzione costante alle proposte politiche d’innovazione/trasformazione della scuola per intervenire tempestivamente al fine di sollecitare scelte coerenti con i principi di una formazione cristiana;
- i collegamenti con il MIUR e con il Parlamento, per poter contribuire alle scelte di politica scolastica;
- la diffusione, attraverso i nostri mezzi di comunicazione, dell’idea che l’UCIIM ha della scuola del futuro, tra i docenti, gli studenti e le loro famiglie;
- la collaborazione con le altre associazioni che hanno a cuore la formazione dei giovani;
- la formazione iniziale dei docenti e il sostegno in servizio dei docenti più anziani, rispetto alle innovazioni poste in essere nel mondo della scuola;
- l’ attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica.