Due anni fa avevamo denunciato la moda imperante di utilizzare termini esotici (e spesso fuori posto) per dare l'idea della modernità e dell'efficienza.
Un misto di ignoranza e provincialismo che riporta alla mente il grande Alberto Sordi, che nel film Un americano a Roma interpretava Nando Mericoni, ragazzo romano infatuato dell'America che sognava di diventare artista famoso presentandosi come "Santi Bailor".
L’occasione era venuta da un ordine di servizio delle Poste italiane, che mirava a "ridefinire la denominazione delle funzioni organizzative aziendali e ad attribuire i seguenti job title e le connesse responsabilità": e via una sfilza di titoli incomprensibili.
Due anni dopo, però, arriva il contrordine.
Lo Chief Executive Officer – pardon: l'amministratore delegato - Massimo Sarmi ha diffuso una nuova circolare, in cui si spiega che “trasparenza e onestà assumono importanza primaria attraverso la creazione di relazioni semplici, corrette e trasparenti sia con i lavoratori sia con i clienti”. All right! (Anzi: giustissimo!)
L’ufficio relazioni esterne dell’azienda ha spiegato al Corriere della Sera (come riporta un articolo del 31 dicembre 2008): “Non significa che l'inglese sparirà, è chiaro. Semplicemente va usato in modo proprio e solo se necessario. Se avremo a che fare con aziende straniere, certo, continueremo a utilizzare termini inglesi, ma tra noi va benissimo l'italiano.”
Che il buon senso stia tornando di moda?
Nando Mericoni è... sceso dal Colosseo.