I chiostri possono rappresentare un ideale rifugio per i cittadini romani, scossi dall'allucinante e quotidiano traffico stradale. La città nasconde con pudicizia questi gioielli architettonici che si svelano solamente a chi li cerca o vi ci si imbatte in totale casualità.
Chiostro, dal latino claustrum, vuol dire "luogo chiuso": può costituire un'esperienza di tranquillità e misticismo.
Guglielmo Durando, erudito del XIII secolo, nella sua Rationale Divinorum Officiorum, scrive: "Proprio come un edificio ecclesiastico simboleggia la Chiesa trionfante, così il chiostro è un simbolo paradisiaco, un paradiso dove tutti vivranno insieme in un solo cuore, le cui origini sono nell'amore e nella volontà di Dio".
A Roma, nonostante molti siano andati persi o la loro attuale destinazione sia diversa da quella originaria, se ne possono ancora scoprire, spesso in luoghi inaspettati.
Percorrendo la via dei Santi Quattro, domina le estreme propaggini del Celio la basilica dei Santi Quattro Coronati che, racchiusa da mura e sormontata da una torre, può sembrare una rocca medievale. Le suore Agostiniane, custodi di questo gioiello, vi chiederanno un piccolo obolo per potere accedere al chiostro del XIII secolo. Il più piccolo di Roma, opera di maestranze cosmatesche, vi accoglie col giardino del cortile interno, splendido in primavera; nel centro si trova un cantaro del XII secolo.
A pochi passi dall'affollatissima via Frattina è la chiesa di S. Andrea delle Fratte (Via S. Andrea delle Fratte, 1). Dedicata all'apostolo protettore del regno di Scozia, è nota per le due statue degli angeli, ai lati dell'abside, realizzate dal Bernini per la balaustra del ponte Sant'Angelo.
Per accedere al chiostro si può attraversare la porta dopo la 4° cappella a destra oppure il portone del convento, adiacente alla facciata della chiesa. Nel cortile del chiostro ci sono piante di aranci, delizioso profumo a maggio, e al centro una vasca con i pesci rossi; vi faranno dimenticare dove vi trovate.
Infine, il chiostro del Bramante (Via Arco della Pace), noto per le mostre che oramai da anni vi vengono allestite, un'esperienza forse più mondana ma non per questo meno affascinante. Potete entrare per visitare il chiostro senza dover pagare il biglietto della mostra, basta specificarlo all'ingresso.
Stupenda prima opera del Bramante a Roma (1500-1504), è costituito da un portico ad arcate su pilastri. Salendo le ripide scale alla vostra sinistra potete accedere al loggiato superiore ad arcate su pilastri e colonne: affacciandovi potete godere della visione totale del chiostro, così suggestivo di sera. E se volete riprendervi da tutto questo misticismo... potete bere un aperitivo alla caffetteria davanti a voi!