La città delle ossa -

di Michael Connelly , ed. ital. Piemme, 2006
L’autore de “Il poeta” e “Debito di sangue” ritorna con un nuovo thriller metropolitano, riproponendo il suo antieroe per eccellenza, il detective della Omicidi Harry Bosch, membro tollerato e mal sopportato della polizia di Los Angeles. La città brucia, le notti offrono sempre più spesso riparo al male, e Bosch cerca di sopravvivere alla follia che lo circonda facendo il suo dovere. Un eroe laico, un personaggio amatissimo dai fan dello scrittore perché ancorato a valori semplici nella città del glam e delle maschere.
Questa volta Bosch deve affrontare un caso terribile:un bambino ucciso oltre 15 anni prima del ritrovamento delle ossa, un bambino vittima per tutta la sua breve esistenza di violenze ed abusi. Los Angeles diventa per Bosch la città delle ossa, ed i macabri resti di quel bambino scuotono Bosch come non gli accadeva da tempo.
Ora ha una ragione per dimenticare tutto, per correre di nuovo nella notte, ignorare i sepolcri imbiancati del dipartimento che vogliono farlo fuori, e cercare l’assassino.
Ma nulla è ciò che sembra, e alla fine di quest’indagine niente sarà più lo stesso. Quando il medico legale, che ha il dono della fede, chiede ad Harry cosa lo spinga a non mollare, perché vada avanti, Bosch risponde con tranquillità e determinazione: “perché è la cosa giusta da fare”.