Non conosco Luciano Sovena, amministratore delegato dell'Istituto Luce, ma visto che il suo è un ente pubblico mantenuto con i soldi di noi tutti, vorrei chiedergli di spiegarci un po' meglio i motivi del rifiuto da parte del suo istituto di distribuire nei circuiti normali il film di Giuseppe Ferrara sull'assassinio di Guido Rossa.
«Non possiamo nascondere la difficoltà di veicolare temi così difficili», è stata la sua giustificazione, a quanto riferiscono i giornali. Non mi sembrano parole molto chiare.
«Difficili» in che senso, dottor Sovena? Cosa c'è di così incomprensibile o di così «delicato» nella vicenda di un operaio italiano comunista che, a dispetto dell'isolamento a cui il suo gesto lo consegna, decide di denunciare un terrorista che agisce nella sua fabbrica e per questo viene ammazzato dalle Brigate Rosse? Cosa c'è di «difficile» in tutto ciò per uno spettatore qualunque?
«Non possiamo nascondere», lei ha detto: bene, non ce lo nasconda.
pubblicato sul Corriere della Sera nella rubrica "Calendario"