PRIMA PAGINA
faq
Mappa del sito
Temi caldi
Temi caldi
Notizie
Attualitą
Politica
Economia
In Europa
Nel Mondo
Contrappunti
Intorno a noi
Cittą e Quartieri
La Regione
Religione
Notizie e commenti
Cattolici e politica
Documenti ecclesiali
Link utili
Cultura
Libri
Cinema
Musica
Fumetti e Cartoni
Teatro
Arte ed eventi
Storia
Scienze e natura
Rubriche
Focus TV
Sport
Mangiar bene
Salute
Amore e Psiche
Soldi
Diritti
Viaggi e motori
Tecnologia
Buonumore
Login Utente
Username

Password

Ricordami
Dimenticata la password?
Indicizzazione
Convenzioni


Temi caldi - Droghe
Spinello libero: scusate, ci siamo sbagliati Stampa E-mail
Il quotidiano inglese "The Indipendent" si scusa per averne promosso in passato la legalizzazione
      Scritto da sanpatrignano.org
20/03/07

indipendent_cannabis.jpgDepenalizzare gli spinelli e dividere le droghe “leggere” da quelle pesanti, è stato per dieci anni uno dei cavalli di battaglia dell’Indipendent. Ma oggi l’autorevole quotidiano, riferimento dell’area “radical”, la sinistra inglese, fa una clamorosa marcia indietro.

L’edizione domenicale (del 18 marzo, ndr), quella con maggiore numero di pagine, diffusione e lettori, apre con un titolo a tutta pagina, illustrato da una grande foglia di marijuana: “Cannabis, ci scusiamo.”

Le ragioni sono evidenti. Dal 1997 ad oggi la percentuale di sostanza attiva presente in haschish e marijuana, per intenderci quella che ti fa sballare, è aumentata di 25 volte. In Gran Bretagna lo chiamano “skunk” (puzzola) ed è cannabis potenziata, in grado di arrecare gravi danni alla salute di chi la usa.

I dati citati dall’articolo parlano chiaro. Dieci anni fa i ragazzi del Regno Unito in cura per disintossicarsi dalla cannabis erano 1600, oggi sono 22mila. Un bel 1300 per cento in più e la metà di loro ha meno di 18 anni d’età. Dei 250mila pazienti britannici sofferenti di schizofrenia, 25mila devono la loro malattia allo “skunk”. Il professore Colin Blakemore, responsabile del Medical Research Council, nel ’97 tra coloro che appoggiavano la campagna dichiara: "Oggi il legame tra cannabis e psicosi (schizofrenia, disturbi bipolari, ecc., ndr) è chiaro, all’epoca non lo era."
Mentre The Lancet, uno delle più autorevoli riviste mediche del mondo, pubblica la prossima settimana una ricerca scientifica, in cui si afferma che lo “skunk” è più pericoloso di ecstasy e LSD.

C’è ne abbastanza per dare il via al contrordine: “Crediamo che la minaccia posta dalla cannabis alla salute mentale nel nostro Paese, abbia precedenza rispetto all’istinto liberale che ispirava la nostra campagna.”

E la chiusura dell’editoriale non lascia ulteriore margine a dubbi. Si conclude con una citazione dell’economista J. K. Keynes. "Quando cambiano i fatti, cambio le mie idee. Lei cosa fa signore?”. Aspettiamo notizie anche da qualche quotidiano italiano e magari dai ministri della Salute e della Solidarietà sociale.


Ai rischi della cannabis è dedicato il libro, di Claudio Risé, Cannabis, come perdere la testa e a volte la vita
Il nostro articolo Perché è giusto vietare l'uso della droga



Giudizio Utente: / 15

ScarsoOttimo 




Ricerca Avanzata
Aggiungi questo sito ai tuoi preferitiPreferiti
Imposta questa pagina come la tua home pageHomepage
Agorą
Lettere e Forum
Segnalazioni
Associazionismo
Comunicati
Formazione
Dagli Atenei
Orientamento
Lavoro
Concorsi
Orientamento
Impresa oggi
Link utili
Informazione
Associazionismo
Tempo libero
Utilitą varie
Link consigliati
Zenit.org
La nuova Bussola
   Quotidiana
Storia libera
Scienza e fede
Il Timone
Google
Bing
YouTube
meteo
mappe e itinerari
Google Maps e
  Street View
TuttoCittà Street
  View



Questo sito utilizza Mambo, un software libero rilasciato su licenza Gnu/Gpl.
© Miro International Pty Ltd 2000 - 2005