La manifestazione di sabato a Roma a favore dei “Di.Co.” ha visto la partecipazione di tre ministri della Repubblica Italiana entusiasti della loro presenza ed osannati dai convenuti-coppie dello stesso sesso; alcuni ripresi dalla TV che si baciavano bocca a bocca irridendo il S. Padre e Ruini.
Certo, questa è l’educazione che si trasmette ai giovani...
A questi “signori” non importa di cosa insegnare ai figli (perché non ne hanno). A meno che li abbia avuti qualcuno che era stato sposato: ed è ancor peggio...
Ai ragazzi questi signori hanno offerto una "bella" visione ed una "buona" lezione di vita, che dovrebbero ricordare con tanta vergogna.
Ho ancora il rispetto delle diversità - sia gay che lesbiche -, ma mi domando se rappresentazioni del genere non possono essere effettuate in luoghi privati e non in pubblico. Baci ed effusioni amorose tra eterosessuali sono da tempo in visione nei film e TV. Ma è la naturalezza della vita tra uomo e donna.
Questi signori non si pongono il problema del futuro della società italiana. Forse proprio perché non hanno figli.
Non esiste il bisogno di una legge per i “Dico”: queste persone possono tutelarsi nelle forme che ritengono più opportune, con una trascrizione notarile.
Solo la famiglia è la continuazione di vita nella nostra società italiana. I nostri figli che genereranno altri figli sono il futuro. Ecco perché occorre difendere la famiglia. Altrimenti la nostra società italiana finisce. Muore.
Comunque rallegriamoci, perché questa legge non passerà.
Grazie alle forze politiche dei cattolici e moderati che sono nel parlamento.
Umberto Borzi
Non dimentichiamo di distinguere - speriamo di interpretare anche il pensiero del lettore - le minoranze chiassose e intemperanti da coloro che difendono i loro punti di vista e i loro stili di vita - anche quelli che non condividiamo - senza vittimismi pretestuosi, ma al contrario con rispetto degli altri e concretezza delle argomentazioni.
Mandaci anche tu il tuo commento