PRIMA PAGINA
faq
Mappa del sito
Temi caldi
Temi caldi
Notizie
Attualitą
Politica
Economia
In Europa
Nel Mondo
Contrappunti
Intorno a noi
Cittą e Quartieri
La Regione
Religione
Notizie e commenti
Cattolici e politica
Documenti ecclesiali
Link utili
Cultura
Libri
Cinema
Musica
Fumetti e Cartoni
Teatro
Arte ed eventi
Storia
Scienze e natura
Rubriche
Focus TV
Sport
Mangiar bene
Salute
Amore e Psiche
Soldi
Diritti
Viaggi e motori
Tecnologia
Buonumore
Login Utente
Username

Password

Ricordami
Dimenticata la password?
Indicizzazione
Convenzioni


Politica - L'azione del Governo
Il Governo "taglia" i bocciati e il personale Stampa E-mail
La finanziaria non aiuta l'azione per un recupero di serietą intrapresa dal ministro Fioroni
      Scritto da Gian Antonio Stella
04/10/06

scuola_classe2.jpg

In un precedente articolo plaudivamo lo sforzo (sia pure tra qualche contraddizione) del Ministro della Pubblica Istruzione di restituire serietà alla scuola (in particolare agli esami di maturità), superando un "buonismo" che danneggia in primo luogo gli studenti. Ma non tutti al Governo sembrano remare nella stessa direzione, come spiega Gian Antonio Stella in un pezzo apparso sul Corriere della Sera del 4 ottobre 2006, di cui pubblichiamo alcuni estratti.

Bastava dirgli la formula magica, «Briclebrit! », raccontano i fratelli Grimm nella loro celebre favola, e l'Asino d'oro «buttava monete d'oro, di dietro e davanti» . Mica male, si devono esser detti i cervelloni della legge finanziaria. E per tirar su un po' di soldi hanno deciso di puntare anche sui somari. Scolastici. Evviva: dalla finanza creativa a quella fiabesca.

Spiega infatti la pagina 352 del monumentale documentone pubblicato dalla Camera dei Deputati, che uno degli obiettivi del governo, dopo l'innalzamento dell'obbligo di istruzione, è quello di attivare «idonei interventi finalizzati al contrasto degli insuccessi scolastici» con «attività di accoglienza, rimotivazione e riorientamento, nonché l'individualizzazione della didattica in modo da tener conto delle diverse forme di intelligenza e dei diversi stili di apprendimento». Parole criptiche in burocratese stretto ma il senso, con qualche fatica, si capisce: visto che si alza l'età dell'obbligo portandola a 16 anni, la scuola deve fare tutti gli sforzi possibili per tirar fuori il meglio dagli alunni. Anche da quelli più zucconi. Quelli descritti da Collodi come «ragazzi svogliati, che avevano a noia i libri e le scuole», che «diventano tanti ciuchini». Ottimo proposito, se fosse dettato solo dalla premura per i giovani cittadini ciuchi. Ma c'è un risvolto, diciamo così, un po' meno disinteressato. Aggiunge infatti il disegno di legge che «la conseguente riduzione della permanenza media degli alunni all'interno del sistema determinerà una riduzione della spesa per oneri del personale» . Insomma, spiega Italia Oggi cui va il merito di avere scovato la chicca nella massa cartacea, «meno ripetenti significa meno classi, meno professori, meno bidelli».(...)

Anche il segretario della Cgil scuola Enrico Panini, che certo non passa per uomo ostile al governo unionista, (...) assicura: «Nessun insegnante, in ogni caso, può accettare l'idea di avere la manica larga perché così fa bene alle casse dello Stato». Anche perché, diciamolo, la scuola italiana è già di manica larga. Sempre di più. Prendiamo la licenza liceale. Spiega l'Annuario Statistico che nel regio anno scolastico 1888-1889 gli studenti del terzo anno di liceo classico furono «licenziati» , cioè promossi, nell'86% dei casi. Ma si trattava di una élite. Ai primi esami di maturità dopo la riforma di Giovanni Gentile, nel 1924-25, con una platea di candidati decisamente più affollata, solo il 25% fu promosso. E un quarto di secolo dopo, agli esami di maturità del 1951/52, i bocciati furono il 28,4%. Da allora la percentuale non ha fatto che calare. Merito di generazioni studentesche più sveglie e più studiose? Mah... Fatto sta che già nel 1970-71, i respinti erano precipitati al 9,4%. E hanno continuato a scendere, scendere, scendere. Fino ai record di quest'anno, quando secondo l´Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione (Invalsi), i ragazzi bocciati sul filo dell'ultimo esame sono stati tre ogni cento. (...)



Giudizio Utente: / 0

ScarsoOttimo 




Ricerca Avanzata
Aggiungi questo sito ai tuoi preferitiPreferiti
Imposta questa pagina come la tua home pageHomepage
Agorą
Lettere e Forum
Segnalazioni
Associazionismo
Comunicati
Formazione
Dagli Atenei
Orientamento
Lavoro
Concorsi
Orientamento
Impresa oggi
Link utili
Informazione
Associazionismo
Tempo libero
Utilitą varie
Link consigliati
Zenit.org
La nuova Bussola
   Quotidiana
Storia libera
Scienza e fede
Il Timone
Google
Bing
YouTube
meteo
mappe e itinerari
Google Maps e
  Street View
TuttoCittà Street
  View



Questo sito utilizza Mambo, un software libero rilasciato su licenza Gnu/Gpl.
© Miro International Pty Ltd 2000 - 2005