Stavolta tagli... senza cortei!
Il famigerato decreto Bersani-Visco (quello sulle cosiddette "liberalizzazioni"), un provvedimento fiume convertito in legge a fine luglio, contiene alcune "chicche" interessanti sui più disparati argomenti. Tra l'altro, prevede che le università debbano restituire al Tesoro il dieci per cento del fondo per funzionamento ordinario 2006. Meno soldi per la ricerca scientifica, meno soldi per strutture e servizi.
Quello che colpisce è che il provvedimento sia passato sotto silenzio non solo sui giornali, ma anche tra gli addetti ai lavori: niente strepiti della Conferenza dei Rettori; niente sciperi dei professori; niente occupazioni degli studenti per lo "scippo al diritto allo studio".
Addolora che, sul dato oggettivo, prevalga una scelta di appartenenza (e di 'copertura') politica fatta da molti esponenti di qel mondo.