Nell'ultimo rapporto OCSE (l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che riunisce i Paesi sviluppati) l'Italia è risultata prima - insieme con l'Austria - quanto a trasparenza della Pubblica Amministrazione. Non si tratta, si badi bene, dell'efficienza: su quello c'è ancora da fare... Ma la trasparenza è uno dei presupposti fondamentali. L'informazione è potere: se custodita gelosamente dai pubblici amministratori, diviene uno strumento di ricatto e di scambio di favori; se diffusa liberamente, fa sì che gli amministratori siano davvero al servizio dei cittadini.
Decisivo è stato l'effetto, negli anni, della legge 241/90 sulla partecipazione al procedimento amministrativo e sull'accesso agli atti amministrativi. Importanti anche i benefici prodotti in questi ultimi tempi dal grande impulso all'informatizzazione degli uffici pubblici e alla pubblicizzazione di atti e procedure su internet. La facilità sempre maggiore che c'è in Italia di consultare on line leggi e regolamenti, scaricare modulistiche, effettuare pagamenti, ecc., è - incredibile, ma vero - ancora rara nel resto del mondo.
Non culliamoci sugli allori, ma proseguiamo in questa direzione.