Qualche tempo fa avevamo segnalato che la Renault aveva scelto, come strategia pubblicitaria, quella della provocazione contro la famiglia.
Oggi ci fa piacere segnalare un caso opposto, quello della marca di abbigliamento italiana Original Marines.
Lo spot in questione viene riproposto in questi giorni su alcuni canali nazionali, anche se non è nuovissimo: è stato ideato nel 2009 dall’agenzia Selection e prodotto dalla società The Family (la quale ha potuto rendere onore alla propria ditta…).
Si intitola “Divertiti! Fatti una famiglia!”, e propone i momenti di allegria – ma anche di impegno - di una famiglia numerosa: si apre con il pianto di un bebè, i travestimenti di una bimba, i giochi tra fratellini, la mamma che si barcamena nel disordine dei giocattoli, gli scherzi con l’acqua in giardino, il papà che cerca di lavorare al pc mentre intrattiene una figlia e alla fine… tutti che riposano stanchi sul lettone.
Il finale ci piace in modo particolare.
Esprime il giusto significato del “divertimento” (evocato nel claim dello spot) che si vive in una famiglia.
Non divertimento quale evasione, fuga dalla realtà, ricerca spasmodica di una gratificazione che la vita quotidiana non riesce a regalare.
Piuttosto, divertimento inteso quale gioia vera, profonda, che - come tutte le cose belle - richiede anche impegno e dedizione. E un meritato riposo ristoratore.
Il "messaggio" (e gli spot hanno un'influenza sul costume) non è quello – tipico di una deleteria cultura moderna – che esorcizza il sacrificio ed esalta le illusioni.
Viene invece riconosciuto il valore della famiglia. E non si tratta di un riconoscimento ideologico, visto che sono proprio gli studi scientifici a dimostrare (ma noi c'eravamo già accorti!) che la famiglia con i figli, se coltivata con amore, è il contesto migliore per una vita serena.
Ovviamente non pensiamo che le scelte relative ai nostri consumi debbano essere determinate in primo luogo dagli spot pubblicitarî. Ma se dobbiamo giudicare l’immagine di un'azienda… Original Marines batte Renault.