PRIMA PAGINA
faq
Mappa del sito
Temi caldi
Temi caldi
Notizie
Attualitą
Politica
Economia
In Europa
Nel Mondo
Contrappunti
Intorno a noi
Cittą e Quartieri
La Regione
Religione
Notizie e commenti
Cattolici e politica
Documenti ecclesiali
Link utili
Cultura
Libri
Cinema
Musica
Fumetti e Cartoni
Teatro
Arte ed eventi
Storia
Scienze e natura
Rubriche
Focus TV
Sport
Mangiar bene
Salute
Amore e Psiche
Soldi
Diritti
Viaggi e motori
Tecnologia
Buonumore
Login Utente
Username

Password

Ricordami
Dimenticata la password?
Indicizzazione
Convenzioni


Lettere - Al Direttore
Dalla Germania dovremmo prendere esempio Stampa E-mail
07/10/10


articolo di riferimento: Il peso delle scelte passate. E di quelle presenti

L’autore dell'articolo sulla Germania non intende il processo democratico attuato dalla Germania. Tipico cavillare sulla Germania e non guardare l'Italia.

Ora, è pacifico che la Germania abbia peso in Europa, senza Kohl non ci sarebbe l'Euro. La sua potenza economica c'è ed è superiore a quella italiana. La società tedesca ha analizzato e lo fa di continuo, in un processo pubblico, la storia nazista. L'Italia non lo ha mai fatto, tanto che certi rigurgiti italiani mi fanno più paura del tifo dei tedeschi al mondiale. Perfino gli inglesi hanno capito che questa Germania non è più quella hitleriana.

Il suo articolo é semplicemente razzista. Lo si nota anche nel termine "teutonico" sinonimo di "militare". Gli Italiani sono così sensibili che per qualsiasi cosa si infiammano, in un paese che non dà nessun contributo all'Europa se non esportare le varie mafie.

Allora, prima di parlare tanto, facciamo i compiti in classe: debelliamo la corruzione; riduciamo il più grande deficit al mondo. E non alleiamoci con chi ci porta fuori dall'Europa e verso il Terzo mondo. Competiamo con chi ha le palle per farlo e non con chi è messo peggio di noi. Qui tutta la differenza. La Germania non ha paura di competere e di produrre idee nuove. L'Italia che produce? Nessun premio Nobel che sia stato prodotto in Italia.

Perciò a me fa paura l'Italia, essa mi sembra maledettamente antidemocratica e sull'orlo della disintegrazione. Paese nel quale circolano dossier su tutti. Dove tutti sono ricattati. Ripuliamo 'sto letame e poi permettiamoci di parlare di Germania o di Cina o di Usa.

                                                                                                                               Rodolfo


Risponde il Direttore

'Gentile' lettore (le virgolette sono d'obbligo, perché i Suoi toni sono alquanto inurbani, tant’è che abbiamo dovuto addolcire qualche Sua espressione),

la Sua lettera – se ce lo consente – è del tutto fuori bersaglio.

L’articolo in questione non fa una critica generalizzata e preconcetta della Germania, non l’accusa di essere antidemocratica; anzi, riconosce che “la Repubblica Federale molto ha fatto per liberarsi dai gioghi del passato”.
(Non si può invece condividere la Sua annotazione secondo cui “perfino gli inglesi hanno capito che questa Germania non è più quella hitleriana”: ma li ha mai letti i tabloids inglesi?)

L’articolo esamina in dettaglio, e con corredo di documentazione, alcuni aspetti della politica economica tedesca e dei suoi riflessi internazionali. Critica una certa ipocrisia nelle misure di rigore recentemente invocate dal Governo tedesco, e i connessi pericoli per l’Unione, ma certo non intende applaudire la politica finanziaria dissennata della Grecia.

Si può non essere d’accordo con le tesi espresse, ma è troppo comodo buttarla in rissa, rinunciando ad una confutazione precisa e rifugiandosi in un generica accusa di “razzismo”.

Lei è forse stato tratto in inganno dall’incipit dell’articolo, che evocava – peraltro in maniera ironica - il disagio suscitato da manifestazioni di esaltazioni collettiva.
Il “disagio” è ovviamente un giudizio soggettivo; però non è né arbitrario né “razzista”: se riscontriamo forzature nell’azione politica di un Paese, è ovvio che la preoccupazione è più elevata se si tratta – come Lei stesso scrive - di una “potenza economica”. Eventuali tentativi di forzatura da parte – chessò - di Andorra susciterebbero senz’altro un disagio minore.

Qualche annotazione la merita anche il contenuto della Sua missiva.

“Cavilliamo” sulla Germania senza guardare l’Italia?
Una testata che si chiama Europa Oggi ha ben diritto di “cavillare” su Paesi europei; senza che ciò significhi – e se ci segue lo avrà verificato – rinunciare ad un giudizio critico sul nostro Paese.

Formulare rilievi su un altro Paese, poi, non significa salire su qualche pulpito e vagheggiare una ‘supremazia’ italica. Non lo fa l’articolo in questione, non lo fa la nostra testata.

Un paragone in termini di supremazia di un Paese sull’altro (la Germania sull’Italia), piuttosto, sembra farlo proprio Lei...
Se usassimo il Suo stesso approccio, potremmo capovolgere l’accusa di razzismo (l’espressione “letame” rivolta al nostro Paese ci si avvicina molto...).

Senza volerci nascondere i nostri difetti (ne abbiamo parlato tante volte, cercando però di essere costruttivi), non è vero che l’Italia non abbia mai fatto i conti con il suo passato (il regime fascista). È non è neanche vero che “non dà nessun contributo all’Europa, se non esportare le mafie”: siamo “contribuenti attivi” dell’Unione, versiamo cioè più contributi di quanto percepiamo in sussidi.

Specularmente, abbiamo il massimo rispetto per la Germania, riconosciamo il suo contributo all’Unione, la levatura di statisti come Kohl.
Ma possiamo anche formulare critiche, o ricordare la levatura molto minore di cancellieri come Schröder, che al termine del loro mandato sono andati a libro paga di Putin, gettando un’ombra inquietante sulla politica estera precedentemente seguita.
E ci riteniamo in diritto di formulare critiche anche più generali e più severe verso Paesi come la Cina, spietati contro i propri cittadini e senza scrupoli nei rapporti internazionali.

Ci auguriamo che in futuro vorrà seguirci con ancor più attenzione. E minor pregiudizio.


Mandaci anche tu il tuo commento



Ricerca Avanzata
Aggiungi questo sito ai tuoi preferitiPreferiti
Imposta questa pagina come la tua home pageHomepage
Agorą
Lettere e Forum
Segnalazioni
Associazionismo
Comunicati
Formazione
Dagli Atenei
Orientamento
Lavoro
Concorsi
Orientamento
Impresa oggi
Link utili
Informazione
Associazionismo
Tempo libero
Utilitą varie
Link consigliati
Zenit.org
La nuova Bussola
   Quotidiana
Storia libera
Scienza e fede
Il Timone
Google
Bing
YouTube
meteo
mappe e itinerari
Google Maps e
  Street View
TuttoCittà Street
  View



Questo sito utilizza Mambo, un software libero rilasciato su licenza Gnu/Gpl.
© Miro International Pty Ltd 2000 - 2005