Terra di molti popoli, come gli Etruschi, i Sabini, i Latini, su tutti prevalse la forza militare e culturale di Roma. Il grande Impero ancora oggi fa sentire la sua eredità, Roma è la meta per eccellenza e un po' tiranna di questa splendida regione. Eppure l'antico Latium ad un occhio più attento rivela i suoi molteplici volti, è ancora per certi versi il dolce e romantico paesaggio delle vedute di Corot o il mondo inquieto di vulcani oramai estinti di Goethe.
Non basterebbe una vita per illustrare le sue molteplici bellezze. Questo viaggio può iniziare dal roccioso territorio reatino anticipatore dell'Abruzzo; dalla Ciociaria patria di Cicerone e Tommaso D'Aquino oppure dalla Tuscia Romana e in particolare Trevignano Romano, zona ricca di testimonianze etrusche, ma anche meta ideale per le escursioni o gli sport all'aperto.
La Tuscia Romana si estende a nord di Roma, dai Monti della Tolfa fino ad est nella provincia di Viterbo, abbracciando i Monti Simbruini e il Lago di Bracciano. L’uomo scelse di sostare presso le rive di questo incantevole lago fin dalla lontana preistoria, come attestano i ritrovamenti di resti di villaggi palafitticoli nella zona di Vicarello, presso Trevignano.
In seguito fu sede di insediamenti etruschi e Trevignano stessa sembrerebbe sorgere sul sito dell'antica città di Sabate della quale però non sono state trovate tracce, se non per una estesa necropoli ad est e ad ovest del paese. Alcuni corredi di queste tombe a camera sono visibili nel Museo Etrusco sito nel Palazzo del Municipio, nella piazza principale del paese. Si tratta di un piccolo museo che ospita 350 oggetti, alcuni sono preziosi reperti come la sepoltura intatta di un guerriero dell'VIII secolo, unito al vantaggio che l'ingresso è gratuito.
Il paese si estende sulla sponda settentrionale del Lago di Bracciano su una rupe di lava leucitica: il suo piccolo borgo è un incantevole dedalo di piccole case addossate alla rupe,alla cui sommità svettano i resti della rocca degli Orsini. Un tempo essa cingeva l'intero abitato, ma fu distrutta nel 1496 da Giovanni Borgia nel suo tentativo, peraltro fallito, di conquistare il Castello di Bracciano.
Poco fuori l'abitato di Trevignano è la Tenuta Odescalchi - Sanminiatelli di San Liberato. Si tratta di un luogo incantevole che unisce la natura all'arte. Nella tenuta è la chiesetta romanica dei Santi Marciano e Liberato costruita nel IX secolo all’ interno di un’area boschiva di 1500 ettari sopra i resti dell’antico insediamento romano di Forum Clodii.
Il Conte Donato Sanminiatelli e sua moglie Maria Odescalchi affidarono nel 1964 al grande architetto paesaggistico inglese Russell Page di creare un giardino nella propria tenuta. Un lavoro lungo dieci anni grazie al quale oggi possiamo godere di un giardino botanico arricchito di rose, magnolie, camelie e piante rare come il liquidambur e le noci nere dell'Amazzonia.
Per una sosta golosa c'è l'Acqua delle donne (via dell'Acquarella, 6, tel.06.999.7418), ristorante familiare segnalato dall'Accademia Italiana della Cucina, offre pasta fatta in casa e piatti tipici della zona come il pesce persico.