Il colloquio nasce generalmente come esito dell’invio del Curriculum Vitae o in seguito ad una segnalazione da parte di conoscenti.
Normalmente le aziende chiamano al colloquio circa il 20 per cento dei richiedenti, ne invitano il 5 per cento alla selezione finale e fanno la loro offerta al 2 per cento dei candidati. La maggiore parte delle aziende utilizza il primo colloquio per effettuare una cernita preliminare, scartando quei richiedenti che non sembrano soddisfare le specifiche richieste. Sarà quindi valutato l’aspetto e verificato se il candidato possiede le doti necessarie.
Come prepararsi al colloquio
Il colloquio deve essere preparato nei minimi particolari.
Sarà necessario sviluppare una chiara comprensione della propria formazione, delle proprie competenze, abilità ed interessi. Normalmente il colloquio inizia, infatti, con domande dirette sulle esperienze e qualità del candidato. Lo scopo è di fare ripensare alle esperienze vissute in cui sono stati raggiunti positivamente gli obiettivi, alle responsabilità intraprese e a ciò che il candidato ha imparato dai propri successi e fallimenti.
Prima del colloquio sarà necessario anche prepararsi con cura per fare buona impressione conformandosi al colloquio e considerando il codice di abbigliamento dell’ambiente in cui si dovrà lavorare. L’apparenza conta, in particolare per quanto riguarda la prima impressione!
Oltre a conoscere se stessi sarà necessario ottenere il maggior numero di informazioni possibili sull’azienda; ad esempio le sue dimensioni in termini di dipendenti e fatturato, le sue sedi, clientela, prodotti/servizi offerti magari consultando il relativo sito web.
Il colloquio
Le informazioni sul candidato in possesso del datore di lavoro sono quelle apprese dal Curriculum Vitae e lettera di presentazione. Durante il colloquio l’obiettivo sarà quello di conoscere più dettagliatamente le capacità individuali tramite una serie di domande a cui probabilmente ci si può preparare già prima del colloquio: perché ha scelto quella determinata facoltà? Cosa pensa di avere appreso dallo studio universitario? Perché ha deciso di presentare domanda presso la nostra azienda? Ecc.
Un colloquio, per avere successo, dovrà essere improntato come un dialogo e non un’interrogazione con domande e risposte. Il candidato può prepararsi alcune domande da rivolgere all’intervistatore relative alla posizione e all’organizzazione come ad esempio: tipo di formazione, piani di sviluppo, politiche di ricollocazione, opportunità di carriera, cercando sempre di mantenere le domande pertinenti all’impiego.
Metodi di valutazione
Molte aziende ritengono che i colloqui individuali non riescano a fornire informazioni sul candidato, soprattutto sul modo in cui questi potrà lavorare interagendo con altre persone. Per questo motivo potranno essere utilizzate tecniche di selezione di vario tipo: test attitudinali scritti, questionari sulla personalità, colloqui di gruppo ecc.
Con ogni probabilità le prove comprenderanno la capacità di ragionamento numerico e verbale e questionari sulla personalità.
E’ importante trovare il corretto equilibrio tra la rapidità nel rispondere alle domande e la precisione.
Esercizio di preparazione al colloquio
Quello che segue è un esercizio per aiutare il candidato ad organizzare le idee in preparazione ad un colloquio. Rispondere a tali domande, cercando di elaborare le risposte mantenendosi sempre nello specifico, permetterà al candidato di fare mente locale sulle proprie esperienze.
1. Che tipo di informazioni possiedo sull’agenzia, l’organizzazione, il lavoro? (Dove ho trovato le informazioni? Perché sono interessato a questo lavoro?)
2. Quali sono le mie esperienze formative? (Quanto sono rilevanti per questo tipo di lavoro? Corsi di specializzazione? Laurea?)
3. Quali sono le mie esperienze lavorative ? (Quanto sono rilevanti per questo tipo di lavoro? Quali competenze ho acquisito in precedenza che possono essere utilizzate per questo lavoro? In che modo ho contribuito allo sviluppo del ruolo da me ricoperto in precedenza?)
4. Quali sono i miei obiettivi professionali ? (come si ricollegano all’organizzazione in questione ?)
5. Quali sono le mie competenze e le me attitudini ? (Come possono essere utilizzate per il futuro lavoro? Quali sono alcuni esempi di come ho usato queste competenze e attitudini ?)
6. Che cosa mi interessa di questo lavoro, di questa organizzazione? (Come si collegano i miei obiettivi rispetto al mio interesse per questo lavoro? Che tipo di conoscenza ho nei confronti del lavoro e dell’organizzazione? Come si collegano le mie esperienze con le competenze richieste da questa posizione?)
7. I miei punti di forza sono ….(Come si sono sviluppati? In quali attività? Si sono mantenuti nel tempo?)
8. I miei punti deboli sono ….(Come posso farvi fronte?)
9. Quali informazioni aggiuntive potrebbero essere richieste dall’intervistatore?
10. Quali domande potrei rivolgere all’intervistatore? (Per esempio: quali sono le opportunità di promozione? Quale tipo di formazione fornite?)